Led a spettro solare

I LED SONO TUTTI UGUALI ? ASSOLUTAMENTE NO!! PARLIAMO DI QUELLI A SPETTRO SOLARE

RIPRODURRE LO SPETTRO SOLARE
Per arrivare al risultato sono nati dei nuovi prodotti. Nella produzione dei normali LED si utilizzano sorgenti luminose a luce blu, dove una porzione di questa luce non viene filtrata mentre un’altra porzione viene trasformata in rosso e giallo sfruttando dei fosfori. Il passaggio diretto della luce blu, priva di filtro, causa i picchi nello spettro del blu e del violaceo. Utilizzando un LED viola e studiando un mix di fosfori particolare, si è trovato il modo di eliminare questi picchi costruendo uno spettro di emissione vicinissimo a quello della luce solare.
Sono stati realizzati diversi campioni su cui sono state effettuate misurazioni tramite spettrometro, confrontandoli con alcuni modelli classici. I risultati non lasciano spazio a dubbi: lo spettro di luce più completo risalta il contrasto tra i colori, aumenta la percezione di profondità e tridimensionalità degli oggetti, e specialmente con i tessuti rende più visibili i dettagli e le trame.
Con temperature di colore inferiori ai 3000 K viene generata una luce di colore ambra simile a quella di un luminoso tramonto, regalando nuovi dettagli ai centri storici e ai monumenti. La luce bianca a 4.000 K, invece, è particolarmente adatta all’illuminazione stradale e alle aree aperte, garantendo sicurezza e comfort.
UN PRODOTTO, TANTE APPLICAZIONI
L’illuminazione civile e industriale resta ovviamente il primo settore di interesse. Al momento i LED hanno un livello di penetrazione del 14.5%, e si stima che entro il 2021 possano arrivare al 40%, per poi seguire una curva esponenziale.

I LED a spettro solare possono avere molteplici applicazioni, dalle lampade agli smartphone, passando per tablet e televisori, con un’attenzione particolare a uffici e luoghi pubblici, visto che le persone sono esposte alla luce artificiale per diverse ore al giorno e il sistema d’illuminazione ha quindi enormi impatti sulla vita quotidiana.